Il Progetto del Giardino Mediterraneo

La morfologia del territorio in cui sorge Masseria Ferarelli – Trepizzi è caratterizzata da piccole doline (da quì probabilmente il nome di Vicinale Doleo nella toponomastica) con al centro terre fertili e coltivabili e sui lati rocce affioranti costituite per lo più da calcarenite. La dolina - o conca - più grande presente in zona si chiama Conca d’Oro. Il nome probabilmente lascia intendere la fertilità della zona. Data l’assenza di grandi aree coltivabili il latifondismo in questa zona non si è mai sviluppato, lasciando spazio a piccoli appezzamenti di terre rosse salentine suddivisi dai tipici muretti a secco realizzati con le pietre tolte dai terreni durante la bonifica e riposte sui confini dei singoli appezzamenti. Sotto i muretti a secco venivano sapientemente piantati alberi da frutto come fichi, peri, mele cotogne, fichi d’india e viti ma anche ortaggi come carciofi e asparagi per sfruttare il micro-clima dato dall’assorbimento e il rilascio dell’umidità della brina notturna (favorito dai muretti a secco nelle calde estati salentine) che goccia dopo goccia veniva trattenuta dall’aria e rilasciata nel terreno sottostante. Questa umidità trattenuta e rilasciata era a totale beneficio di quelle piante messe a dimora proprio in corrispondenza dei muretti a secco. Ci siamo concentrati su questi elementi caratteristici del territorio e del paesaggio per valorizzare tutto quanto già presente e per realizzare il resto del Giardino Mediterraneo di Masseria Ferarelli – Trepizzi. L’idea è nata dalla duplice volontà di preservare e valorizzare l’esistente e rendere fruibile ogni singola area della proprietà. Abbiamo piantumato vari alberi, arbusti ed essenze tipiche della macchia mediterranea, abbiamo realizzato un roseto e un percorso di piante aromatiche, un frutteto con agrumi e fruttifere locali. Abbiamo inoltre catalogato le piante da frutto antiche e gli olivi esistenti, ampliato ed arricchito una vecchia Collezione Varietale di Fichi del Salento. Il progetto è stato sviluppato dall’amico Bruno Vaglio, noto agronomo del paesaggio mediterraneo che ne ha definito gli spazi e i materiali da utilizzare consigliandoci le piante e gli arbusti più adatti al nostro progetto di valorizzazione del territorio. L’intera proprietà è delimitata da tipici muretti a secco alti circa 1,50 mt e sormontati da una fila di conci in tufo locale. L’utilizzo del cemento è stato ridotto al minimo. Per la definizione degli spazi, i camminamenti, la delimitazione e valorizzazione dell’antica cava sono state utilizzate le pietre presenti sul terreno, i vecchi tufi cavati in loco dalla forma meno regolare sono stati uniti a nuovi conci di tufo squadrati in modo da creare un contrasto volto a valorizzare ogni singolo pezzo di pietra recuperato e portato a nuova vita rendendolo parte integrante e caratterizzante del paesaggio rurale nel quale ci si immerge. Il nostro Giardino Mediterraneo si sviluppa su tre livelli uniti tra loro da scalette in pietra e da terrapieni degradanti. Nella parte più alta – corrispondente a circa 101mt s.l.m. – in posizione privilegiata e leggermente in alto rispetto al paesaggio circostante vi sono gli edifici della Masseria con l’Aia, la Corte e il pozzo posti al centro nonché quel che rimane dopo il flagello della xylella del nostro uliveto secolare, il piccolo frutteto, la tipica Pajara in pietra e il viale del Pergolato con la Cisterna. La parte più bassa – corrispondente a circa 98mt s.l.m. – si trova in posizione riparata dai venti soprattutto da quelli di tramontana e dai quadranti settentrionali; in questa parte si trovano sia l’orto tradizionale che lo scenografico orto sinergico dove vengono coltivati dalla Famiglia Pagliara – Lisci i legumi e gli ortaggi. Di notevole impatto scenografico il dislivello tra queste due aree della proprietà che è costituito dall’imponente parete rocciosa della cava secolare sulla quale si possono vedere i segni delle antiche attività di taglio dei tufi fatti a mano con i picconi. Questa parete continua fino all’area della piscina, ricavata anch’essa in una parte della vecchia cava, posta in posizione leggermente distaccata dal fabbricato e circondata da un litosuolo di rocce affioranti con vegetazione avventizia molto profumata come timo selvatico, muschi e licheni. In questo spazio stiamo cercando di realizzae unagrumeto per sfruttare a pieno il mcroclima creato dalla cava e dalla riparazione dei venti freddi provenienti da nord. Il progetto dell'agrumeto richiama l'antica pianta di un giardino all'italiana con al centro una piccola serra. La parte intermedia – corrispondente a circa 99mt s.l.m. – ospita il Boschetto della Macchia Mediterranea (piantumato nel 2018) su una parte di terreno che per molti anni è stata incolta e abbandonata. Durante il rimboschimento sono state messe a dimora circa 250 piante di varie dimensioni e tipologia (Pini Italici, Pini Marittimi, Cipressi Comuni, Cipressi Toscani, Carrubi, Corbezzoli, Querce Spinose, Lecci, Querce Vallonee, Medda, Azeruolo, Sorbo, Melograni, Fichi d’India, Giuggioli, Fichi e Mandorli) e oltre 300 tra arbusti e aromatiche (Lentischio, Rosmarino Prostrato, Rosmarino, Salvione Selvatico, Viburno, Timo, Lavanda, Mirto, Camedrio, Rosa Canina, Rosa Mutabile, …). Sul lato Nord (ossia alla destra dell’ingresso principale da Via Vecchia Castiglione) troviamo l’area di parcheggio per le auto al servizio dell’intera struttura. Questo spazio è stato sapientemente delimitato da grossi massi di calcarenite (alcuni pesano oltre 3 quintali) posti come dei dissuasori per delimitare l’area di manovra dal piccolo boschetto di carrubi e corbezzoli adiacente. Percorrendo invece il percorso pedonale a sinistra dell’ingresso principale ci dirigiamo verso Sud e quindi verso il fico monumentale (Culummeddrhu Niuru) posizionato esattamente al centro di quest’area e divenuto il fulcro del nostro giardino e delle sue attività. Punto di incontro dei viali, questo magnifico esemplare di fico si trova esattamente al centro tra la nuova aia e la grande gradinata prospicente sull’orto. La sua magnifica chioma verde si presta ad accoglierci per piacevoli momenti di relax e contemplazione durante gli assolati pomeriggi estivi. Spalle al nostro fico guardando ancora verso Sud possiamo passeggiare nel magnifico Boschetto Mediterraneo che grazie alla sua biodiversità ci consente di osservare il transitare delle stagioni attraverso i colori ed i profumi propri della Nostra Terra.

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